La grande impresa del piccolo Leicester di Claudio Ranieri
La più grande impresa sportiva di sempre, un miracolo, una favola. Quante volte abbiamo sentito utilizzare queste parole per raccontare un risultato sportivo? Forse nel descrivere il campionato del Leicester City 2015/2016 non potremmo usarne altri.
Come definire la cavalcata di una squadra partita per evitare la retrocessione e capace di vincere per la prima volta nella sua storia la Premier League? E per di più guidata da un tecnico italiano, Claudio Ranieri, che dopo aver girato le panchine di mezzo mondo ha portato in terra inglese la versione moderna del miracoloso Verona di Osvaldo Bagnoli.
Claudio Ranieri sbarca nel piccolo pianeta Leicester il 13 luglio 2015, reduce dalla non positiva esperienza sulla panchina della Grecia e pieno di propositi di riscatto. I suoi ragazzi interpretano bene questo spirito e dopo l'esordio con vittoria per 4 a 2 sul Sunderland riescono a inanellare una serie di risultati positivi che li porterà al quinto posto con 19 punti in 10 giornate.
La prima edizione delle Foxes soddisfa i tifosi abituati a ben altre prospettive. Ma non il tecnico romano, che stanco delle troppe reti subite sfiderà i suoi giocatori promettendo loro una pizza offerta in caso di mantenimento della rete inviolata.
La pizza arriva alla decima grazie alla vittoria per 1 a 0 sul Crystal Palace. Rete di Jamie Vardy, attaccante trentenne che arriva dalle serie minori e con un passato come operaio in fabbrica. Perché stiamo parlando di questo non più giovane attaccante inglese? Perché sarà proprio lui il protagonista dell'impresa nell'impresa, riuscendo a battere il record di gol consecutivi segnati in una stagione di Premier e timbrando il tabellino dei marcatori dalla quarta alla quattordicesima giornata.
Finita la striscia di Vardy, i blu continuano a vincere e a mantenersi nelle zone alte fino ad arrivare a un mese di febbraio durissimo. In pochi giorni il Leicester sconfigge il Liverpool in casa e il Manchester City in trasferta e si porta al primo posto con 5 punti di vantaggio sulle inseguitrici. Intanto il mondo inizia ad accorgersi della squadra di un Ranieri sempre più protagonista anche con i media e pronto a sdoganare l’ormai celebre “Dillyding dillydong”, la divertente onomatopea coniata dal tecnico a simulare una campana con cui intendeva far “svegliare” i propri giocatori in campo, presto diventata tormentone del web.
Sul campo le cose continuano ad andare bene e nonostante la sconfitta con l'Arsenal le Foxes mantengono la testa della Premier. Testa che rimarrà della squadra fino al 22 aprile, giorno della conferenza stampa più famosa di Ranieri. A due giorni dall'importante sfida contro i gallesi dello Swansea il tecnico romano improvvisa uno show davanti ai microfoni, ricordando che comunque si sarebbe concluso il campionato la sua squadra sarebbe stata in Champions League per la prima volta. Un modo estremamente intelligente per attirare l'attenzione su di sé e lasciare tranquilli i giocatori.
Manchester United – Leicester e Chelsea – Tottenham. Sono le partite di cartello di una giornata, la trentaseiesima, che si rivelerà decisiva. La squadra di Ranieri è al primo posto con 7 punti di vantaggio sugli Spurs e agguanta il pareggio all’Old Trafford. Festa rinviata e attenzione al Monday Night fra Blues e Tottenham. La squadra di Pochettino vola sul 2 a 0 ma Cahill e Hazard regalano il pareggio ai londinesi e rendono le Foxes irraggiungibili. È il trionfo.
Le strade di Leicester vengono invase da tifosi increduli per festeggiare una delle storie sportive più belle e commoventi di sempre.
Per comprendere l’entità dell’impresa basta guardare i numeri: 5000 a 1, ecco qual era la quota assegnata dal bookmaker BetStars – peraltro ora divenuto sponsor delle Foxes – alla squadra di Ranieri come probabile vincitrice della Premier. Per dire, la possibilità di incrociare Elvis era data 2000 a 1.
Già, Claudio Ranieri. Come non concentrarsi su di lui? Il tecnico di Testaccio farà incetta dei premi più ambiti per un allenatore: il Premio Nazionale Enzo Bearzot come miglior mister italiano nel 2015/2016, il Premio Nils Liedholm per il miglior risultato sportivo dello stesso anno e per le doti di trasparenza, lealtà e correttezza, il premio Mecenate dello Sport per aver valorizzato il brand Italia nel mondo. Ultimo riconoscimento la laurea ad honorem in Scienze delle Tecniche dello Sport e delle Attività Motorie conferita dall'Università di Perugia. Premi che portano di diritto Ranieri nel pantheon delle leggende italiane della panchina, al pari di nomi come Trapattoni ed Enzo Bearzot.
Un miracolo forse irripetibile, una storia che ha lasciato tutto il mondo incollato a giornali e teleschermi per seguire le vicende dell'underdog che scala le vette del campionato più importante del mondo. Claudio Ranieri ha scritto il suo nome e quello della sua squadra a caratteri cubitali nella storia della Premier.
Come definire la cavalcata di una squadra partita per evitare la retrocessione e capace di vincere per la prima volta nella sua storia la Premier League? E per di più guidata da un tecnico italiano, Claudio Ranieri, che dopo aver girato le panchine di mezzo mondo ha portato in terra inglese la versione moderna del miracoloso Verona di Osvaldo Bagnoli.
Claudio Ranieri sbarca nel piccolo pianeta Leicester il 13 luglio 2015, reduce dalla non positiva esperienza sulla panchina della Grecia e pieno di propositi di riscatto. I suoi ragazzi interpretano bene questo spirito e dopo l'esordio con vittoria per 4 a 2 sul Sunderland riescono a inanellare una serie di risultati positivi che li porterà al quinto posto con 19 punti in 10 giornate.
La prima edizione delle Foxes soddisfa i tifosi abituati a ben altre prospettive. Ma non il tecnico romano, che stanco delle troppe reti subite sfiderà i suoi giocatori promettendo loro una pizza offerta in caso di mantenimento della rete inviolata.
La pizza arriva alla decima grazie alla vittoria per 1 a 0 sul Crystal Palace. Rete di Jamie Vardy, attaccante trentenne che arriva dalle serie minori e con un passato come operaio in fabbrica. Perché stiamo parlando di questo non più giovane attaccante inglese? Perché sarà proprio lui il protagonista dell'impresa nell'impresa, riuscendo a battere il record di gol consecutivi segnati in una stagione di Premier e timbrando il tabellino dei marcatori dalla quarta alla quattordicesima giornata.
Finita la striscia di Vardy, i blu continuano a vincere e a mantenersi nelle zone alte fino ad arrivare a un mese di febbraio durissimo. In pochi giorni il Leicester sconfigge il Liverpool in casa e il Manchester City in trasferta e si porta al primo posto con 5 punti di vantaggio sulle inseguitrici. Intanto il mondo inizia ad accorgersi della squadra di un Ranieri sempre più protagonista anche con i media e pronto a sdoganare l’ormai celebre “Dillyding dillydong”, la divertente onomatopea coniata dal tecnico a simulare una campana con cui intendeva far “svegliare” i propri giocatori in campo, presto diventata tormentone del web.
Sul campo le cose continuano ad andare bene e nonostante la sconfitta con l'Arsenal le Foxes mantengono la testa della Premier. Testa che rimarrà della squadra fino al 22 aprile, giorno della conferenza stampa più famosa di Ranieri. A due giorni dall'importante sfida contro i gallesi dello Swansea il tecnico romano improvvisa uno show davanti ai microfoni, ricordando che comunque si sarebbe concluso il campionato la sua squadra sarebbe stata in Champions League per la prima volta. Un modo estremamente intelligente per attirare l'attenzione su di sé e lasciare tranquilli i giocatori.
Manchester United – Leicester e Chelsea – Tottenham. Sono le partite di cartello di una giornata, la trentaseiesima, che si rivelerà decisiva. La squadra di Ranieri è al primo posto con 7 punti di vantaggio sugli Spurs e agguanta il pareggio all’Old Trafford. Festa rinviata e attenzione al Monday Night fra Blues e Tottenham. La squadra di Pochettino vola sul 2 a 0 ma Cahill e Hazard regalano il pareggio ai londinesi e rendono le Foxes irraggiungibili. È il trionfo.
Le strade di Leicester vengono invase da tifosi increduli per festeggiare una delle storie sportive più belle e commoventi di sempre.
Per comprendere l’entità dell’impresa basta guardare i numeri: 5000 a 1, ecco qual era la quota assegnata dal bookmaker BetStars – peraltro ora divenuto sponsor delle Foxes – alla squadra di Ranieri come probabile vincitrice della Premier. Per dire, la possibilità di incrociare Elvis era data 2000 a 1.
Già, Claudio Ranieri. Come non concentrarsi su di lui? Il tecnico di Testaccio farà incetta dei premi più ambiti per un allenatore: il Premio Nazionale Enzo Bearzot come miglior mister italiano nel 2015/2016, il Premio Nils Liedholm per il miglior risultato sportivo dello stesso anno e per le doti di trasparenza, lealtà e correttezza, il premio Mecenate dello Sport per aver valorizzato il brand Italia nel mondo. Ultimo riconoscimento la laurea ad honorem in Scienze delle Tecniche dello Sport e delle Attività Motorie conferita dall'Università di Perugia. Premi che portano di diritto Ranieri nel pantheon delle leggende italiane della panchina, al pari di nomi come Trapattoni ed Enzo Bearzot.
Un miracolo forse irripetibile, una storia che ha lasciato tutto il mondo incollato a giornali e teleschermi per seguire le vicende dell'underdog che scala le vette del campionato più importante del mondo. Claudio Ranieri ha scritto il suo nome e quello della sua squadra a caratteri cubitali nella storia della Premier.