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La favola di Heriberto Herrera

Heriberto HerreraHeriberto Herrera, nato a Guaranbarè in Paraguay il 24 aprile 1926, è arrivato in Italia, proveniente dalla Spagna, nella stagione 1964-65, quandò arrivò, sembrava che la Juve lo avesse preso apposta per fare un dispetto all'Inter. I neroazzurri, infatti, avevano come allenatore Helenio Herrera, il famoso 'mago' o H.H., o Habla Habla, e i bianconeri misero in panchina anche loro un Herrera. Si chiamava Heriberto, quindi H.H. anche lui, ma seguito dal numero dos.

Da calciatore aveva giocato come stopper per sette campionati nell’Atletico di Madrid.
In bianconero impone da subito la legge del collettivo obbligandola ad una continua azione di movimento. Per il Sergente Heriberto Herrera era valida l'equazione “Coramini vale Sivori” a dimostrazione che nella sua squadra le stelle devono sgobbare come il più umile dei giocatori.
Nasce così il contrasto tra il tecnico e il fantasista bianconero, che fu cacciato dal club per colpa dell'allenatore.

Nella Juventus Heriberto Herrera è rimasto per cinque stagioni consecutive conquistando, appena arrivato, una coppa Italia nel 1964-65 e uno scudetto nel 1966-67 quando l'Inter, sempre in testa nelle 33 partite di campionato perse a Mantova con l'ormai famosa papera di Sarti.

Poi per la stagione 1969-70 passò all'Inter conquistando il secondo posto dietro lo straordinario Cagliari di Rombo di Tuono.
Alla sua seconda stagione in neroazzurro fu esonerato dopo la quinta giornata, a causa di due sconfitte consecutive, prima con il Cagliari in casa per 3-1 e nel derby per 3-0.




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